Quando nel 1999 fui avvisato dall’amico Salvatore Matteo dell’esistenza di resti archeologici emersi durante uno sbancamento effettuato nella nascente zona industriale di Supersano, non immaginavo minimamente quello che sarebbe avvenuto. La visita alla cava, oltre a rivelare una grande quantità di selci databili al Paleolitico superiore, ha permesso di identificare una fossa tagliata in sezione, contenente materiali di età bizantina. L’intervento archeologico di emergenza che ne è seguito, andato avanti poi con alcune campagne di scavo programmate, ha portato alla luce un insediamento databile intorno al VII-VIII secolo, i cui dati colmavano un vuoto nelle nostre conoscenze del territorio salentino. In seguito anche la scoperta di una serie di strutture e di un pozzo colmo di detriti di età bizantina e di una eccezionale quantità di resti archeobotanici ben conservati ci ha spinto sia a promuovere una mostra al Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (MUSA), sia a presentare un progetto di museo da allestirsi presso il Comune di Supersano. Così, grazie a finanziamenti erogati dalla Regione Puglia, è nato il Museo del Bosco (MUBO), inaugurato nel dicembre del 2011.
Il Museo racconta la storia di quell’affascinante habitat che era il Bosco di Belvedere, dalla preistoria sino all’età moderna.
Gli scavi, le pubblicazioni, l’allestimento museale e tutto quanto abbiamo realizzato in questi anni è stato continuativamente sostenuto dall’entusiasmo e dalle risorse degli amministratori comunali e dalla cittadinanza locale. Perciò, mi fa particolare piacere ora, come ennesimo passo nello sviluppo del MUBO, introdurre questa breve guida, voluta dai miei amici supersanesi.
Prof. Paul ARTHUR
Direttore della Scuola di
Specializzazione in Beni Archeologici
“Dinu Adamesteanu” Università del Salento